Acea contatore elettronico guasto: tempistiche e procedura
Contatore elettronico Acea guasto? Può essere un problema che può capitare, di fronte al quale non siamo spesso in grado di comportarci in maniera corretta. Se il contatore Acea risulta con il display spento, è possibile che si sia verificato un malfunzionamento. Tutto ciò comporta diversi disagi, soprattutto perché non possiamo accendere la luce o utilizzare gli elettrodomestici indispensabili per la gestione della casa. Ma cosa fare in questi casi? Come comportarsi in maniera adeguata per risolvere il problema nel minor tempo possibile? Esaminiamo più da vicino le diverse situazioni in cui possiamo incorrere.
Come accorgersi del guasto al contatore Acea
Se riscontriamo un possibile guasto, per verificare se tutto dipenda dal contatore, dovremmo controllare prima il funzionamento dell’impianto elettrico presente in casa. A volte può capitare che il contatore Acea non si legge o che il contatore Acea dia un errore fatale. Ma anche in caso di display illeggibile, prima di chiedere un’immediata sostituzione del contatore, dovremmo verificare se il tutto può essere rapportato ad una bolletta non pagata o saldata in ritardo.
Se verifichiamo che il display del contatore è regolarmente acceso e non riporta l’accensione di spie insolite, meglio non mettere mano personalmente al dispositivo, per evitare di creare ulteriori danni. La prima cosa da fare è contattare Acea ed informarla del guasto, per richiedere l’intervento di un tecnico specializzato. Oppure possiamo inviare una comunicazione scritta o ci possiamo recare in uno dei centri del gestore presenti nel territorio, quello più vicino al luogo in cui viviamo.
Spesso quello che ci preme conoscere in caso di guasto del contatore è rappresentato dalle tempistiche che occorrono per risolvere il problema. Generalmente il fornitore deve segnalare il problema al distributore entro 2 giorni lavorativi. Il distributore deve mandare un tecnico entro un massimo di 15 giorni. Se per caso fosse necessario sostituire il contatore, si dovrebbe richiedere sempre un verbale in cui viene sottoscritto il lavoro effettuato dal tecnico e in cui vengono indicati anche i consumi che sono stati rilevati.
Come conteggiare i consumi in caso di contatore guasto
I consumatori non devono pagare gli eventuali consumi che possono avvenire durante il periodo in cui il contatore rimane guasto. È il gestore che deve effettuare una ricostruzione dei consumi effettivi. Se siamo sicuri della data in cui avviene il guasto, tutto può procedere con relativa tranquillità, perché possiamo non considerare gli eventuali consumi nel periodo compreso tra il malfunzionamento e la riparazione.
Tuttavia, all’arrivo della bolletta, se non siamo sicuri dalla data in cui si è verificato il guasto e la cifra da pagare ci sembra elevata, possiamo presentare un reclamo entro 30 giorni. In questo modo possiamo ricevere tutte le informazioni che ci servono all’insegna della trasparenza, con le stime che il gestore ha ricostruito a partire al massimo da un anno prima rispetto alla data in cui il tecnico ha effettuato la verifica del contatore.
Se il tecnico interviene in ritardo, inoltre, abbiamo diritto ad un indennizzo. In particolare il rimborso va da 35 a 105 euro per un intervento superiore ai 45 giorni. Se il tecnico non trova un malfunzionamento e quindi il suo intervento si rivela inutile, l’intestatario della bolletta dovrà pagare un importo di 49 euro.