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Classe energetica elettrodomestici: come funziona la classificazione

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Conoscere la classe energetica degli elettrodomestici è molto importante anche per avere la possibilità di diminuire i consumi e quindi di pagare meno in bolletta. Inoltre avere ben presente la classificazione energetica ci consente di dare una mano anche all’ambiente, evitando gli sprechi di energia e contribuendo a ridurre l’inquinamento. Sono degli elementi che dovremmo tenere ben presenti fin dall’acquisto degli elettrodomestici, orientandoci verso quelli a basso consumo. Attualmente il problema di molte famiglie è quello di arrivare alla fine del mese e le bollette rappresentano sicuramente un ostacolo da superare in questo senso. Proprio per questo motivo dobbiamo sapere come riconoscere un elettrodomestico a basso consumo. Ecco una guida su come fare.

Classe energetica elettrodomestici: la scala applicata

Secondo una direttiva dell’Unione Europea, che è entrata in vigore a partire dal 1992, per gli elettrodomestici è prevista una particolare etichettatura, in modo da indicare con precisione l’efficienza energetica di ciascuno di essi. Per ogni elettrodomestico viene identificata la classe di consumo energetico, in base ai valori riscontrabili in media in Europa.

La scala va dalla lettera A, che indica i bassi consumi, alla lettera G, che indica consumi alti. Ci sono poi dei colori, che vanno dal verde scuro per gli apparecchi con massima efficienza energetica al colore rosso per gli elettrodomestici che consumano molta energia.

Nel 2010 la classe A è stata ampliata con l’aggiunta delle classi A+, A++ e A+++. Anche questa è una differenza sostanziale, perché, per esempio, un apparecchio con A++ può consumare fino al 50% in meno rispetto ad un elettrodomestico di semplice classe A.

Quali elettrodomestici scegliere in base alla classificazione energetica

Il consumo del condizionatore è uno di quelli che può incidere di più sul costo delle bollette. Per i climatizzatori si deve considerare la classe di consumo energetico, ma sono importanti anche due altri parametri. Si tratta della classe energetica EER/COP, che utilizza una scala da A a G, e l’indice di efficienza energetica EER/COP, che indica il grado di efficienza di un climatizzatore.

Per il frigorifero si possono privilegiare gli apparecchi che appartengono alle classi tropicale o subtropicale. Questi nomi indicano la capacità dell’apparecchio di funzionare efficientemente anche quando le temperature ambientali salgono fino a 43 °C.

Per scegliere la lavatrice bisogna tenere in considerazione la classe di efficienza energetica, sempre da A a G, per sapere quanta energia viene consumata per ogni chilogrammo di bucato. È opportuno conoscere anche la classe di efficacia del lavaggio, una sorta di indice per la performance dell’elettrodomestico, e la classe di efficacia dell’asciugatura, che indica la percentuale di acqua presente all’interno dell’apparecchio dopo la centrifuga. A volte la lavatrice riporta anche il consumo di acqua in litri per ogni ciclo di lavaggio e l’indice di rumorosità.

Per i televisori teniamo presente che hanno un indice di efficienza del consumo che, per essere ottimale, dovrebbe essere inferiore a 0.51.

 

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