Cambio casa: le procedure per effettuare voltura e subentro dei contratti energetici
Quando si cambia casa, indipendentemente che la si compri o si vada in affitto, una delle primissime cose da fare, ancora prima di portare i mobili, è attivare le forniture di energia. Una procedura che deve essere effettuata immediatamente perché tutte le pratiche possono richiedere molto tempo, da una settimana sino ad oltre un mese nel peggiore di casi.
Fortunatamente, se nell’abitazione era già attivo un contratto di fornitura energetica o, comunque, è ancora presente il contatore, è possibile effettuare la voltura o il subentro che rendono l’attivazione dei servizi di fornitura energetica molto più rapida.
Voltura e subentro: definizioni e differenze
Le due procedure spesso vengono confuse nel linguaggio comune, anche perché per l’utente finale poco cambia in termini di documentazione e di iter da seguire. In realtà, trattasi di due cose completamente differenti. La voltura si può fare quando nell’abitazione è ancora presente un contratto attivo. Banalmente, si tratta solamente di effettuare il cambio dell’intestatario.
Il subentro, invece, si può fare quando il contratto di fornitura è stato cessato ma nell’abitazione è ancora presente il contatore. In breve, le persone dovranno semplicemente richiedere l’attivazione del contratto.
Documentazione e costi per volture e subentri
Per effettuare una voltura o un subentro è necessario preparare una serie di documenti che saranno richiesti.
Innanzitutto, bisognerà preparare tutti i dati personali come il codice fiscale e carta di identità dell’intestatario del contratto. Bisognerà poi fornire anche recapiti ed indirizzi. Per i contratti di fornitura elettrica, bisognerà fornire il codice POD presente nell’ultima bolletta. Per la fornitura del GAS, invece, questo codice è identificato dalla sigla PDR. Bisognerà poi fornire anche l’autolettura del contatore ed in caso di voltura, gli utenti dovranno fornire il recapito del vecchio intestatario a cui mandare il conguaglio del vecchio contratto. Limitatamente ai contratti di energia elettrica, bisognerà fornire anche la potenza impegnata e l’autocertificazione di residenza per poter sfruttare i vantaggi delle tariffe residenziali. Una volta raccolti tutti questi dati bisognerà contattare il proprio gestore. L’intero iter può essere fatto in un negozio del gestore, oppure via telefono o attraverso Internet. I canali variano da società a società.
Anche i costi possono variare a seconda del tipo di contatto. Nel caso di fornitura di GAS, infatti, i costi variano a seconda della società fornitrice. Per quanto riguarda, invece, la fornitura di energia elettrica, nei contratti del Mercato di Maggior Tutela si dovranno corrispondere circa 77 euro. Nel Mercato Libero, invece, i costi sono variabili.
Il suggerimento, dunque, è quello di chiamare il numero verde del proprio gestore per chiedere ulteriori informazioni sui costi e su quali canali utilizzare per effettuare voltura o subentro.