Lampade a LED: i modelli a luce calda che fanno risparmiare
Le lampade a LED hanno rivoluzionato il mercato dell’illuminazione grazie alle loro doti di basso consumo energetico, alla loro lunga durata e alla loro luminosità, molto più intensa di quella delle luci tradizionali. A parità di illuminazione con le lampade tradizionali, quelle a LED offrono consumi che possono essere più bassi anche di sette/otto volte rispetto ai modelli tradizionali. Inoltre, la loro durata può superare le venti volte la vita media di una vecchia lampada ad incandescenza. Un vantaggio che continua anche sulle lampade a basso consumo energetico.
Di lampade a LED, però, ce ne sono di vari modelli, e ogni prodotto ha una sua potenza luminosa, un suo consumo specifico e una sua precisa luminosità.
Lampade a LED: come scegliere la più adatta
Per scegliere una lampada a LED bisogna tenere conto di alcuni specifici parametri. La cosa più importante è quella di dimenticarsi di utilizzare i vecchi parametri che si erano soliti utilizzare con le lampade ad incandescenza. Una volta si usava come termine di raffronto il watt. Più era alto questo parametro e più la lampadina faceva luce ma consumava anche di più.
Una lampadina a LED, invece, non usa questo indicatore anche se nelle confezioni è spesso esplicitata l’equivalenza per aiutare i clienti a scegliere il modello giusto. Mediamente, una vecchia lampadina da 100 watt, oggi è sostituita da una lampada da appena 15 watt. Il risparmio in termini di energia consumata è facilmente intuibile visto che con il consumo di una lampadina tradizionale da 100 watt è possibile illuminare 2-3 stanze di una casa.
Le lampade a LED, inoltre, posseggono una caratteristica che quelle tradizionali non possedevano e cioè la possibilità di offrire luce di molti colori differenti. Normalmente, si parla di luce più calda o più fredda. Per indicare questa differenza, sulle lampade a LED è indicata la temperatura in gradi Kelvin. Più è basso questo valore e più la lampadina fornirà una luce calda, tendente al giallino, più simile, per esempio, alla luce naturale dei tramonti, quella che solitamente si trova nelle camere da letto. La luce fredda, invece, è una luce “abbagliante” tendente molto al bianco, ideale per gli ambienti come il salotto o gli uffici. Se l’obiettivo è acquistare una lampada a LED calda sarà, dunque, necessario scegliere quella che presenta una temperatura minore. Nello specifico, una luce calda è sotto i 2700 gradi Kelvin, una luce fredda, invece, supera i 3000 gradi kelvin.
Anche per le luci calde vale la medesima attenzione per tutte le lampade a LED. Dunque, scegliere quella che offre il miglior rapporto tra potenza luminosa e consumi. Se l’obiettivo è illuminare una stanza da letto, possono bastare lampade a LED da non più di 6-7 watt di potenza che equivalgono alle vecchie lampade da 50-60 watt. Con il prezzo dell’energia che, mediamente, fascia monoraria, costa attorno ai 0,170012 €/kWh il risparmio in termini economici è davvero molto importante.
Per esempio:
LED: 7 watt X 8 ore di utilizzo al giorno X 365 giorni: 20,44 kWh (3,47 euro annui)
Incandescenza: 60 watt X 8 ore X 365 giorni: 175 kWh (29,78 euro annui)
Una sola lampadina, dunque, può fare molta differenza a livello di consumi e di risparmio nella bolletta dell’energia.