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Condizionatori portatili: come sceglierli e quanto consumano

condizionatori portatili

I condizionatori portatili sono davvero ottimi per avere a disposizione uno strumento con il quale rinfrescare la casa senza necessariamente dover mettere in atto complicati lavori di installazione. Rispetto ai condizionatori tradizionali sono anche venduti a prezzi più economici, ma quanto consumano? Scegliendo i condizionatori portatili senza unità esterna o senza tubo, è importante valutare bene soprattutto le prestazioni energetiche, anche per poter scegliere tra diversi modelli, visto che in commercio ce ne sono molti. Soltanto dopo una valutazione precisa, possiamo acquistare il modello che più conviene, senza ricevere molte sorprese in bolletta e dando una mano per evitare lo spreco di energia.

Quanto consumano i condizionatori portatili

Per riuscire a calcolare quanto consuma un condizionatore portatile, dobbiamo leggere la potenza espressa in kW e la classe di consumi energetici a cui l’apparecchio appartiene. Naturalmente il calcolo va eseguito tenendo conto anche delle nostre esigenze, in base a quanto terremo acceso il climatizzatore.

Possiamo fare un esempio, tenendo conto di un condizionatore di classe A e dalla capacità di 7000 Btu. Un modello del genere in media consuma 0,7 kWh ogni 60 minuti. In un’estate mediamente possiamo calcolare 60 giorni di calore, durante il quale viene azionato il climatizzatore. Se per esempio utilizziamo questo apparecchio per 3 ore al giorno nel corso di tutti i 60 giorni, raggiungiamo le 180 ore di utilizzo, per un consumo totale di 126 kWh. Poi si devono moltiplicare i kWh per il costo di ogni kW in bolletta, per riuscire a prevedere la cifra che dovremmo pagare.

Naturalmente i costi energetici variano anche in base al gestore che abbiamo scelto per la fornitura di elettricità per la nostra abitazione. Solo in questo modo possiamo scegliere il climatizzatore portatile migliore, in base alle nostre necessità di consumo.

Come scegliere un condizionatore portatile

Teniamo presente, nella scelta di un condizionatore portatile, che i vantaggi sono molti, visto che possiamo avere contemporaneamente in un solo apparecchio la funzione caldo freddo, quella di deumidificatore e la purificazione dell’aria. L’unico limite potrebbe essere rappresentato dal fatto che i condizionatori portatili non sono adatti a rinfrescare ambienti molto vasti, ma limitati a circa 30-40 mq.

Altre caratteristiche che vanno tenute presenti nella scelta riguardano le emissioni sonore, le prestazioni energetiche, le dimensioni e il peso. Anche se sono senza tubo, generalmente questi apparecchi hanno un tubo flessibile per scaricare l’aria calda all’esterno e possono offrire la comodità di essere spostati in qualsiasi stanza della casa, perché sono dotati di rotelle e hanno delle dimensioni piuttosto compatte.

Alcuni modelli non hanno la necessità di fori per far fuoriuscire l’aria calda all’esterno. Hanno un funzionamento molto particolare, perché il processo di raffreddamento viene attuato mediante la dissipazione dell’aria calda attraverso un condensatore ad acqua che circola all’interno del climatizzatore. È possibile quindi avvalersi di tre tipi di condizionatori portatili:

  • senza tubo, ma con un flessibile da far fuoriuscire mediante la finestra;
  • senza tubo e senza flessibile, che richiedono di essere agganciati alla rete idrica e questo sacrifica la loro effettiva portabilità;
  • con split interno e unità esterna, che offrono la possibilità di consumi più bassi, ma che richiedono un’installazione anche più complessa di altri modelli.