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Consumo deumidificatore: è meglio del climatizzatore o del ventilatore?

consumo deumidificatore

Il consumo del deumidificatore non è un fattore da sottovalutare, se teniamo al risparmio energetico e alla possibilità di evitare bollette molto care. Inoltre i consumi vanno tenuti presenti anche in associazione all’uso dei climatizzatori e dei ventilatori, perché ci possono essere delle differenze significative che incidono anche sugli importi da pagare nella bolletta della luce. Per questo ci chiediamo se è più conveniente scegliere un climatizzatore o un ventilatore, anche per risparmiare sulla funzione del deumidificatore. Che cosa costa meno? Su che cosa è opportuno far ricadere la nostra scelta per il raffrescamento degli ambienti interni in estate?

Consumo deumidificatore: meglio se associato ad un condizionatore?

Le innovative tecnologie di cui oggi si dispone per la funzione di deumidificazione in associazione ad un climatizzatore, specialmente quelli di classe A+++, ci danno la possibilità di abbassare la temperatura degli ambienti interni e di mantenerla costante nel corso del tempo. I tecnici esperti possono consigliarci determinati prodotti per attivare una funzione di deumidificazione senza sprechi.

La deumidificazione consiste nella trasformazione dell’aria attraverso il raffreddamento fino al punto di rugiada. Solitamente nella prima fase del processo (all’incirca 30-40 minuti) si consuma di meno, per poi passare ad una successiva fase che prevede un incremento di energia. Quindi possiamo dire che in linea di massima non esiste una regola fissa sulla possibilità di risparmiare con il deumidificatore associato al climatizzatore.

Più che altro dobbiamo tentare la via del risparmio usando bene l’elettrodomestico. Facciamo un esempio per renderci conto meglio di come procedere senza sprechi: se la temperatura esterna supera i 35 gradi, occorrerebbe non impostare la temperatura interna sull’intervallo compreso tra i 19 e i 23 gradi. Se commettiamo questo errore, avremo in casa una temperatura troppo bassa, che farebbe incrementare i consumi.

È meglio il deumidificatore o il ventilatore? Cosa scegliere

In termini di risparmio, la scelta del deumidificatore o del ventilatore è sempre molto importante. Non bisogna infatti confondere i due tipi di dispositivi, perché ciascuno di essi ha delle caratteristiche molto importanti. Il ventilatore rinfresca l’ambiente attraverso lo spostamento dell’aria.

Utilizzandolo, non abbassiamo la temperatura e inoltre consuma poco, permettendo di contenere le spese per l’energia. È facile da installare e si possono scegliere diverse tipologie, a seconda se la nostra preferenza ricade su un ventilatore a colonna o su un ventilatore a soffitto.

Il deumidificatore, invece, ha il compito di asciugare l’aria, eliminando da essa il vapore acqueo e abbassando così il tasso di umidità. In questo modo l’aria diventa più facilmente respirabile e le condizioni interne dell’ambiente si rivelano più confortevoli.

Esistono anche dei deumidificatori portatili, che si rivelano piuttosto comodi, perché possono essere trasportati rapidamente da una stanza all’altra in base alle nostre esigenze.

 

 

Immagine: Your Best Digs via Flickr