Consumo della lavatrice: tutti i consigli per il risparmio
Il consumo della lavatrice spesso può incidere notevolmente sui costi in bolletta. La lavatrice è infatti un elettrodomestico che consuma parecchio, sia in termini di elettricità che per quanto riguarda l’acqua. Esistono però alcuni consigli che ci permettono di risparmiare e di evitare delle vere e proprie sorprese non molto piacevoli nella bolletta. Spesso cerchiamo di mettere in atto delle strategie adeguate per risparmiare sul consumo della lavatrice, azionandola di sera o nel fine settimana. Ma non sempre è una scelta giusta, perché le tariffe dell’energia elettrica cambiano da abitazione ad abitazione. Vediamo quindi come agire per risparmiare, a partire dalla scelta della lavatrice.
La scelta della classe energetica
Come facciamo a sapere quanto consuma una lavatrice in media in un anno? L’Ente per le Nuove Tecnologie e l’Ambiente fornisce un esempio molto indicativo, prendendo in considerazione una lavatrice appartenente alla classe A che abbia una potenza di 2000 Watt. Lavando i panni quattro volte alla settimana a 60 gradi, consumeremo in un anno quasi 300 kWh, che corrispondono a circa 100 euro.
Naturalmente questi costi riguardano il consumo di elettricità per una lavatrice di classe A. Per questo è importante se possibile scegliere un elettrodomestico con una classe energetica A+++, che permetterà di abbassare notevolmente i costi, arrivando anche ad un risparmio energetico del 25%.
Nel momento in cui scegliamo di acquistare una lavatrice, quindi, è fondamentale leggere l’etichetta che fornisce tutte le informazioni sull’elettrodomestico, a partire proprio dalla classe energetica. Ogni modello è contrassegnato da una lettera che indica l’efficienza del prodotto. Le diciture vanno da A+++, che indica il livello massimo di efficienza con un consumo basso, a D, che indica una lavatrice che consuma molto di più.
È da dire che attualmente in commercio esistono in gran parte modelli di lavatrice di classe A o superiore, perché dal 2011 non possono essere venduti modelli di classe inferiore, secondo quanto specifica un apposito Regolamento dell’Unione Europea. Esistono comunque delle differenze tra un modello e l’altro, anche passando da una classe A ad una A+++.
Alcuni consigli per risparmiare
Un consumo maggiore di energia della lavatrice deriva anche dal tempo che l’elettrodomestico impiega per riscaldare l’acqua e dal fatto che la temperatura deve essere mantenuta costante nel corso del lavaggio. Per questo bisogna considerare che l’impostazione di un lavaggio a 90 gradi implica un consumo raddoppiato rispetto ad un lavaggio a 60 gradi. È preferibile quindi non esagerare e impostare sempre un lavaggio al massimo a 60 gradi, se i vestiti che laviamo non sono troppo sporchi.
Ricordiamoci sempre che non è opportuno effettuare molti lavaggi, se vogliamo consumare di meno. Per questo è importante effettuare lavaggi sempre a pieno carico, rispettando naturalmente l’indicazione relativa al peso massimo della lavatrice. Meglio accumulare dei panni e lavare a pieno carico che fare un lavaggio quotidianamente.
È importante anche fare molta attenzione al consumo di acqua. Per questo sarebbe opportuno evitare la fase di prelavaggio in lavatrice e, se possibile, lasciare sotto l’acqua in una bacinella i panni per un po’ di tempo prima del bucato in lavatrice.