logo

Corrispettivo Cmor: di cosa si tratta e a quanto ammonta

corrispettivo cmor

Il corrispettivo Cmor è un indennizzo che il gestore del gas e della luce può chiedere in caso di morosità riscontrata per le utenze. In questo caso il vecchio gestore si rivolge al nuovo fornitore dell’utenza. Se un cliente infatti passa da un gestore all’altro, ma con il precedente ha una morosità, la vecchia azienda può richiedere al nuovo gestore l’addebito del corrispettivo Cmor, una somma che consenta il recupero del credito. Ma andiamo a vedere qualche dettaglio in più, che ci possa far capire di cosa si tratta.

Corrispettivo Cmor: come funziona

Il significato del corrispettivo Cmor è il seguente: corrispettivo morosità energia gas Consiglio di Stato. È stato previsto dall’Arera, l’Autorità per l’energia elettrica e il gas, in modo da assicurare alle società di luce e gas il pagamento di un corrispettivo, che possa consentire ad esse di recuperare le ultime bollette emesse prima che un cliente decidesse di passare ad un’altra azienda.

Inizialmente la delibera in vigore era stata abolita in seguito ad una sentenza del Tar Lombardia. Poi il provvedimento è stato reintrodotto dal Consiglio di Stato. Ogni consumatore può scegliere, considerando anche le proprie esigenze, a quale società rivolgersi per acquistare energia elettrica e gas. Tuttavia, per tutelare le aziende, il Cmor viene applicato sul debito accumulato per fatture non saldate che vengono richieste dal nuovo fornitore a nome del vecchio gestore.

Il corrispettivo Cmor può essere richiesto in un periodo compreso tra i 6 e i 12 mesi dalla data del passaggio alla nuova società. Il Cmor può essere richiesto soltanto in determinati casi:

  • il cliente moroso deve essere alimentato in bassa tensione;
  • il cliente deve aver ricevuto la comunicazione della morosità;
  • il debito non deve riguardare una ricostruzione dei consumi richiesta in caso di malfunzionamento del contatore;
  • il valore dell’indennizzo deve essere pari o superiore ad almeno 10 euro.

Calcolo corrispettivo Cmor

Ma a quanto può ammontare il corrispettivo Cmor che ci può essere addebitato in caso di morosità? Per calcolare il Cmor, il vecchio gestore prende in considerazione la stima di spesa di due mesi di erogazione del servizio. Sulla nuova bolletta l’addebito del corrispettivo per la morosità viene visualizzato nella sezione “altre voci comprese nella bolletta elettrica” con la seguente scritta: “in questa bolletta le viene addebitato per conto di un suo precedente venditore il corrispettivo Cmor, a titolo di indennizzo per il mancato pagamento di una o più bollette”.

Se la morosità è riscontrata per più di tre mesi, la vecchia società per la fornitura di luce e gas non può rivolgersi al nuovo gestore per l’applicazione del Cmor. La vecchia azienda deve attivare altre procedure per il recupero del credito.

Per il reclamo del corrispettivo Cmor, quando si vuole contestare l’indennizzo, il cliente deve inviare una lettera scritta all’attuale gestore ed aspettare la risposta, che deve arrivare entro 40 giorni. Poi il cliente può rivolgersi all’Aeeg, inviando una lettera raccomandata.