Decreto Biometano: le norme per il 2018
È stato firmato e pubblicato in Gazzetta Ufficiale il nuovo Decreto Biometano, che comporta delle novità interessanti per il 2018. Il testo di legge, che è stato recepito dal MISE, è stato voluto dall’Unione Europea. Secondo la Commissione Europea, si tratta di una misura molto importante che può aiutare il nostro Paese a raggiungere entro il 2020 diversi obiettivi. Si potrà avere a disposizione energia rinnovabile da utilizzare nei trasporti, si potrà contribuire decisamente alla lotta ai cambiamenti climatici e si potranno sostituire più facilmente i combustibili fossili. Il decreto riguarderà gli anni che vanno dal 2018 al 2022, mettendo a disposizione un bilancio di 4,7 milioni di euro per l’utilizzo di biocarburanti ecosostenibili, che comportano un rischio molto basso di emissioni di CO2.
Che cosa stabiliscono le direttive dell’Unione Europea
Il biometano può essere definito come un combustibile gassoso, che potrebbe giocare un ruolo molto importante secondo le direttive europee che riguardano le politiche di sostenibilità ambientale. Le strategie dell’Unione Europea sono rivolte al sostegno delle energie rinnovabili. Gli Stati membri sono obbligati ad assicurare che almeno il 10% dell’energia utilizzata nei trasporti provenga da fonti rinnovabili. Il risultato deve essere raggiunto entro il 2020.
Per questo il Decreto Biometano 2018 può essere molto importante anche per l’Italia. Secondo quanto ha affermano Piero Gattoni, presidente del CIB, Consorzio Italiano Biogas, questa legge che incentiva l’uso dei biocarburanti può essere essenziale per ridurre le emissioni in atmosfera e giunge proprio nel momento opportuno, dopo che si è avviata una campagna di sensibilizzazione sulla sostenibilità del biometano.
Che cosa stabilisce il Decreto Biometano
Il biometano è un biocarburante rispettoso dell’ambiente, che è ottenuto da materie prime e che per la produzione non necessita di disposizione di terreni agricoli. Il biometano, però, come tutti i biocarburanti, presenta costi di produzione più elevati rispetto a quelli implicati nei combustibili fossili.
Adesso con il decreto dell’Unione Europea i produttori di biocarburanti e in particolare quelli di biometano potranno ricevere un premio, per avere la possibilità di compensare i maggiori costi e quindi per competere con le aziende che si occupano dell’uso dei combustibili fossili, nello specifico nel settore dei trasporti.
Il premio messo a disposizione dall’Unione Europea può aumentare nel caso in cui i produttori realizzino degli investimenti per migliorare la distribuzione del biometano. Ogni anno il valore del premio assegnato sarà aggiornato tenendo conto dei costi di produzione. Tutto ciò potrebbe essere anche a beneficio degli agricoltori, che saranno incentivati a produrre biometano dai residui che avanzano dalle attività agricole, in modo da poter utilizzare i biocarburanti anche per alimentare i macchinari agricoli.
Secondo le disposizioni del decreto, anche i commercianti al dettaglio per i carburanti per il trasporto sono obbligati ad includere nelle miscele una percentuale di biocarburanti e di biometano.