Diagnosi energetica: quando serve farla

Gli immobili meno recenti possono aver bisogno di alcuni interventi di manutenzione straordinaria ed in particolare di specifici lavori che possano migliorare l’efficienza energetica. Per capire dove e come intervenire per ridurre i consumi di un immobile è necessario effettuare una specifica indagine esplorativa. Questa indagine prende il nome di “diagnosi energetica”.
Diagnosi energetica: a cosa serve
Trattasi di un’indagine svolta da personale esperto e certificato che permette di individuare interventi migliorativi che possono permettere di ridurre i consumi dell’immobile. Questa indagine può essere eseguita su ogni tipologia di edificio, sia ad uso residenziale che ad uso aziendale.
Diagnosi energetica: come funziona
Il primo step che viene effettuato è un’analisi preliminare dell’immobile. In particolare, vengono analizzate le modalità di utilizzo dell’edificio, la temperatura e i ricambi d’aria. A questi dati viene aggiunta anche la fonte energetica utilizzata per il riscaldamento dell’immobile. Tutte queste rilevazioni vengono poi elaborate all’interno di specifici grafici.
I tecnici specializzati effettueranno anche un sopralluogo per studiare le stratigrafie dei pavimenti, dei solai e delle pareti. Inoltre, viene effettuata un’analisi degli ombreggiamenti. Infine, i tecnici elaborano un modello virtuale dell’edificio.
Tutte queste informazioni permetteranno di redigere una relazione in cui saranno ipotizzati tutta una serie di interventi atti a migliorare l’efficienza energetica dell’immobile come, per esempio, l’isolamento del tetto o l’installazione di pannelli solari.
Alla fine della diagnosi energetica, vengono proposti diversi piani di intervento in modo che il proprietario dell’immobile possa scegliere quelli che offrono il miglior rapporto costi/benefici.
Sebbene molte figure professionali siano in grado di realizzare diagnosi energetiche, il MISE ha specificato che sono valide le diagnosi realizzate da ESCo, EGE e Auditor energetici certificati.
Prima di richiedere la diagnosi energetica è quindi importante selezionare con attenzione le aziende certificate che svolgono questo delicato compito.
Diagnosi energetica: è obbligatoria?
Ci sono alcuni casi specifici in cui la diagnosi energetica risulta essere obbligatoria. In questa stretta cerchia rientrano le imprese che consumano grandi quantità di energia e gli edifici pubblici o ad uso pubblico se gli interventi di ristrutturazione riguardano il 15% della superficie esterna dell’immobile.
Inoltre, la diagnosi energetica è obbligatoria anche per una serie di interventi di ristrutturazione per gli edifici residenziali.
Diagnosi energetica: i costi
Questo studio da parte di personale certificato prevede un costo non basso ma proporzionato al lavoro che deve essere svolto. Mediamente, per una piccola villa con due unità immobiliari il costo può essere compreso tra i 600 e i 1200 euro. Nel caso di diagnosi energetica per un condominio la spesa si aggira sui 100 euro ad appartamento.
Costi che possono poi essere recuperati grazie ai miglioramenti energetici che saranno posti in atto sull’immobile grazie anche agli eventuali bonus fiscali previsti dal Governo.