Fondo Nazionale Efficienza Energetica: come funziona
Il Fondo Nazionale Efficienza Energetica comprende delle agevolazioni che sono destinate specificamente alle imprese e alla Pubblica Amministrazione. Si tratta di fondi che sono messi a disposizione per effettuare interventi di efficienza energetica sugli edifici, sugli impianti di riscaldamento e sui processi della produzione. Il fondo è stato previsto dal decreto legislativo 102 del 2014 ed è stato inserito nella legge di bilancio del 2018, anche con la possibilità di usufruire di ampliamenti. A disposizione ci sono 150 milioni di euro e in più altri 35 milioni di euro per il triennio dal 2018 al 2020.
I requisiti per accedere ai fondi
Le agevolazioni previste dal Fondo Nazionale Efficienza Energetica sono destinate a tutte le imprese, per settori differenti. È importante però che le imprese che vogliono richiedere questi fondi siano in possesso di alcuni requisiti fondamentali:
- le imprese devono essere costituite da almeno 2 anni e devono essere iscritte nell’apposito registro delle imprese;
- le imprese devono tenere una contabilità separata dell’operazione, aprendo eventualmente un conto corrente dedicato. Inoltre devono distinguere tutti i dati che riguardano l’accesso alle agevolazioni in maniera verificabile in qualsiasi momento;
- non devono essere comprese tra le imprese che hanno ricevuto e non rimborsato aiuti ritenuti incompatibili dalla Commissione Europea;
- devono essere in regola con le norme vigenti per ciò che riguarda l’edilizia e l’urbanistica, il lavoro, la prevenzione degli infortuni e la protezione dell’ambiente;
- devono essere in regola con gli obblighi previdenziali, contributivi e fiscali;
- se hanno ricevuto delle agevolazioni ministeriali che poi sono state revocate, devono aver provveduto a restituire tutte le somme.
Gli interventi ammessi con le agevolazioni finanziarie
Le imprese possono utilizzare i fondi ricevuti per migliorare l’efficienza energetica di processi e servizi o per potenziare impianti per il teleriscaldamento o per il teleraffrescamento. I miglioramenti dell’efficienza energetica possono riguardare anche gli edifici in cui viene esercitata l’attività economica o gli edifici destinati ad uso residenziale. A questo proposito si tiene in particolare considerazione l’edilizia popolare.
Si possono utilizzare fondi anche per migliorare l’efficienza energetica delle infrastrutture pubbliche, compresa l’illuminazione pubblica. Le imprese possono ricevere fino all’80% dell’ammontare delle somme richieste entro un importo garantito compreso tra un minimo di 150.000 euro e un massimo di 2,5 milioni di euro.
Per le Pubbliche Amministrazioni esistono anche dei finanziamenti agevolati per gli investimenti, che vengono concessi ad un tasso fisso dello 0,25% e per una durata massima di 15 anni. Per le PA i finanziamenti agevolati vanno da un minimo di 150.000 euro ad un massimo di 2 milioni di euro.
Le tempistiche generalmente, dopo la presentazione delle richieste per via telematica e dopo la verifica dei parametri finanziari e dei requisiti messa a punto da Invitalia, sono di circa 60 giorni. Si può accedere ai benefici secondo l’ordine cronologico di presentazione delle domande.