Fornitori energia elettrica: quanti sono e come fare il passaggio
I fornitori di energia elettrica sono davvero numerosi. Ma quanti sono in realtà? E soprattutto come possiamo fare per passare da uno all’altro, se non siamo soddisfatti dei servizi che la nostra compagnia ci offre? Passare ai nuovi gestori di energia elettrica è molto più facile di quanto si possa pensare. Confrontando i vari prezzi magari ci accorgiamo che delle compagnie di energia elettrica sono più convenienti e quindi decidiamo di passare ad altri fornitori di gas e luce. Ecco una guida che vi aiuterà a sapere come muovervi per iniziare una nuova pratica e scegliere le tariffe che più si adattano alle vostre esigenze, per risparmiare sulle bollette.
Quanti sono i fornitori di energia elettrica
Per quanto riguarda i fornitori nel mercato libero, secondo i dati forniti dall’ultima relazione dell’Autorità, si parla di un numero che va oltre i 400 (più di 300 per il gas). Molte aziende si occupano di vari settori e ciascuna di esse è relativamente diffusa sul territorio italiano. Nel mercato libero i consumatori possono scegliere a quale fornitore affidarsi, informandosi su quelli che sono attivi nella zona geografica di riferimento.
Per risparmiare, il consumatore deve essere attento a tutti i parametri e a tutti i servizi che il fornitore mette a disposizione, come l’opzione che riguarda l’energia verde o il servizio clienti. Alcuni, sempre facendo riferimento al mercato libero, offrono i seguenti servizi:
- Innovative applicazioni e canali di contatto attraverso i social network;
- Energia da fonti rinnovabili per dare una mano all’ambiente;
- Servizi aggiuntivi come la messa a disposizione di lampade LED, per favorire il risparmio energetico;
- Polizze per l’assistenza tecnica da utilizzare in caso di piccoli guasti, che possono riguardare anche gli elettrodomestici.
Per individuare i fornitori di luce più convenienti, bisogna valutare tutti questi elementi e scegliere in base ai servizi che ogni azienda mette a disposizione.
Come cambiare operatore di energia
Cambiare operatore di energia elettrica è un’operazione gratuita, che non prevede solitamente costi aggiuntivi. Inoltre, proprio nel periodo del passaggio, secondo le norme viene garantito comunque il servizio di fornitura dell’elettricità. In caso di ripensamento, si può anche ritornare indietro. Dopo aver scelto il nostro nuovo operatore di energia, bisogna sottoscrivere il nuovo contratto.
Sarà l’operatore che abbiamo scelto a comunicare il recesso a quello precedente. È meglio effettuare la lettura del contatore, per avere a disposizione tutti i dati che ci servono per calcolare il conguaglio con il vecchio gestore.
Quando chiamiamo la nuova compagnia, dobbiamo avere a disposizione:
- I dati dell’intestatario del contratto, compresi codice fiscale, recapito telefonico e indirizzo di posta elettronica;
- I dati della fornitura, come l’indirizzo dell’utenza e il codice POD;
- Il codice IBAN, se vogliamo effettuare la domiciliazione bancaria per i pagamenti.
Di solito per il passaggio ad un nuovo gestore di energia elettrica non ci vuole molto tempo, basterà attendere uno o due mesi. Con qualche giorno di anticipo viene comunicata la data precisa a partire dalla quale vale il nuovo contratto. In questo modo il vecchio operatore effettua la lettura del contatore ed emette in base ai dati relativi al tempo della scadenza l’ultima bolletta.
Anche se i servizi sono del tutto gratuiti, quando si sottoscrive un nuovo contratto, il nuovo operatore potrebbe chiedere un deposito cauzionale. La cifra di questo non può superare gli 11,50 euro per ogni kW di potenza. Generalmente, se si sceglie la domiciliazione bancaria o se si opta per i pagamenti con carta di credito, il deposito non viene richiesto.