Fotovoltaico bifacciale, come funziona
Uno dei nuovi trend degli ultimissimi anni nel settore del fotovoltaico è l’utilizzo della tecnologia bifacciale. L’idea alla base della tecnologia del fotovoltaico bifacciale che sta convincendo sempre di più le aziende è quella di sfruttare entrambi i lati delle celle fotovoltaiche per produrre energia in modo da migliorare l’efficienza totale dell’impianto. Il tutto ad un costo solo leggermente superiore a quello degli impianti standard.
Fotovoltaico bifacciale: il progetto
Il progetto, per una volta, è tutto made in Italy ed è stato presentato alcuni anni fa a Solarexpo, una delle più grandi fiere del settore che si era tenuta a Milano. Il progetto originale, chiamato BiSoN, prevedeva l’utilizzo di un silicio mono cristallino N-Type ma poi è stato possibile utilizzare il più performante silicio poli cristallino.
I padri del fotovoltaico bifacciale si trovano nell’azienda MegaCell Srl di Carmigano di Brenta in provincia di Padova. Questo progetto punta, comprensibilmente, a migliorare sensibilmente l’efficienza di produzione energetica degli impianti fotovoltaici senza, però, impattare sui costi finali. Il primo vantaggio del fotovoltaico bifacciale è ovvio ed è la discesa dei prezzi nel produrre un kilowattora, aspetto che rende le soluzioni fotovoltaiche sempre più convenienti rispetto ai tradizionali impianti alimentati a combustibile fossile.
Con un miglioramento dell’efficienza stimata nell’ordine del 20% rispetto alle soluzioni standard e con il calo dei prezzi, questi impianti possono diventare molto convenienti e trovare larga diffusione tra chi intende investire per produrre energia per la propria abitazione da fonti rinnovabili. Un ulteriore vantaggio di questa tecnologia è la sua compatibilità con i classici standard di assemblaggio dei moduli.
Il fotovoltaico bifacciale, dunque, è una tecnologia che permette di esaltare il funzionamento di questi impianti per la produzione di energia pulita.
Questa tecnologia ha contagiato anche Enel che ha deciso di investire molte decine di milioni di euro per convertire la sua fabbrica fotovoltaica 3SUN in Sicilia alla produzione del nuovo modulo bifacciale. I primi moduli dovrebbero essere pronti nel corso del 2018 per arrivare rapidamente ad una produzione di 240 MWp nel corso del 2019.
Il primo grande impianto ad utilizzare questa tecnologia si trova, invece, in Cile.
Il fotovoltaico bifacciale è destinato a diventare molto presto una tecnologia mainstream. Ovviamente, tutti gli interessati che volessero trovare una soluzione che utilizzi questa tecnologia da installare sul tetto di casa per produrre energia pulita dovranno rivolgersi a più aziende per ottenere consigli e preventivi sulle soluzioni più idonee alle proprie necessità. Il grado di efficienza, infatti, dipende anche molto da dove l’impianto sarà installato e dalla sua esposizione rispetto al sole. Solo gli esperti sapranno consigliare la migliore tecnologia da adottare per le singole esigenze.