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Furto energia elettrica: come scoprirlo e cosa fare

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Il furto di energia elettrica è un reato punibile ai sensi dell’articolo 624 del Codice Penale. Questo perché l’energia elettrica viene considerata una “cosa mobile” e di conseguenza viene punito il suo utilizzo se non si ha a disposizione un contratto regolare oppure se si effettua una manomissione dei cavi dell’impianto o del contatore. Purtroppo i furti di energia elettrica non accennano a diminuire nel corso del tempo e possono avvenire sia ai danni del distributore, se si verifica un allacciamento alla rete nazionale, che ai danni di un privato, quando l’allacciamento viene effettuato dopo il contatore. Vediamo cosa fare per difendersi dai furti di energia elettrica.

Come scoprire un furto di energia elettrica

A volte è veramente difficile scoprire se qualcuno sta rubando energia elettrica collegandosi abusivamente al nostro contatore. È una situazione che può avvenire con maggiore probabilità specialmente quando il contatore si trova in un luogo che è accessibile da altre persone, come ad esempio lo scantinato nel caso di un condominio. Può accadere che, in caso di furto dell’energia elettrica, il contatore salti più spesso, a causa di una richiesta maggiore di potenza. Ma non succede in tutti i casi e quindi molte volte ci si accorge di un furto quando arrivano delle bollette con rincari sospetti.

Ricordiamo che a volte può accadere che ad accorgersi del furto sia l’ente erogatore. E in questo caso il cliente potrebbe passare da parte lesa a un responsabile di un reato, per la cessione di energia elettrica a terzi. Quindi è opportuno fare molta attenzione, se abbiamo il dubbio che qualcuno ci stia rubando l’energia elettrica.

Possiamo effettuare nello specifico alcune prove, ad esempio staccando gli elettrodomestici e gli strumenti che sfruttano la corrente e controllando i consumi nel contatore. Ricordiamo però che ci sono degli apparecchi in casa che possono consumare in quantità minima energia anche se sono spenti.

In ogni caso sarebbe opportuno fare riferimento alla consulenza di un tecnico esperto, che possa controllare un’eventuale manomissione del contatore. A questo punto, se siamo veramente sicuri di un furto ai nostri danni, bisogna seguire una procedura ben definita, che prevede una denuncia alle forze dell’ordine. In caso di manomissione del contatore, è fondamentale contattare il fornitore per far effettuare una verifica. A questo punto bisogna attendere un tecnico specializzato, che possa controllare l’impianto per confermare la presenza di un furto.

Come avviene un furto di energia elettrica

Il furto di energia elettrica può avvenire con diversi metodi. Ad esempio può verificarsi un allacciamento direttamente ai cavi della rete nazionale o un collegamento ai cavi di alimentazione ai danni di un altro utente. In certi casi i malintenzionati possono bypassare il contatore, rompendo il sigillo del distributore. Oppure può verificarsi una manomissione del contatore attraverso un magnete o con una modifica del software.

La società erogatrice può effettuare una denuncia civile nei confronti di chi ruba l’energia elettrica, che dovrà pagare anche ciò che è stato rubato nel corso del tempo. Inoltre è previsto un processo penale, con la possibilità della reclusione da 6 mesi a 3 anni. Se l’accaduto è fraudolento si configura il reato di furto aggravato, con una pena da uno a 6 anni di reclusione.