Gas refrigerante: qual è il più sostenibile per i condizionatori?
I condizionatori, per poter raffreddare l’aria, utilizzano un gas refrigerante. Solitamente, in passato si era soliti utilizzare il ben noto Freon 22 che trovava applicazione non solo nei prodotti ad uso civile ma anche in quelli industriali. Tuttavia a causa delle preoccupazioni dovute al fatto che questo elemento contribuisce alla formazione del buco dell’ozono, progressivamente sono state emanate alcune precise regole che sostanzialmente oggi impediscono l’utilizzo del gas Freon 22, salvo in alcuni casi molto particolari. Mancando il Freon 22 è stato necessario individuare una valida alternativa che fosse non solo efficace ma anche sostenibile dal punto di vista ambientale. Di cosa si tratta?
Gas refrigerante: le soluzioni sostenibili
Tra gli elementi che si è voluto eliminare in quanto tra i più dannosi per l’ambiente vi è il cloro. Dunque, viste le richieste di molti possessori di impianti di condizionamento di vecchia generazione, il mercato ha iniziato ad orientarsi verso prodotti con GPW<750 che riesce a sostituire il gas refrigerante R22. Prodotti che hanno aperto la strada anche a nuove tecnologie per il condizionamento.
In particolare, R424a, R417a, R422d sono dei nuovi composti che fanno parte dei gruppi HCF e HFE e trattasi di miscele prive di cloro o fluoro e quindi maggiormente sostenibili, come previsto dal protocollo di Montreal che si pone l’obiettivo di lavorare per ridurre il buco dell’ozono e come previsto anche dal regolamento europeo n.2037/00.
A chi rivolgersi per trovare il giusto gas refrigerante
Ovviamente, la scelta del giusto gas refrigerante alternativo al vecchio Freon 22 non deve essere fatta a caso ma è fondamentale rivolgersi a degli specialisti che sapranno identificare correttamente il tipo di impianto presente e le sue necessità, suggerendo, dunque, la soluzione più adeguata.
Anche la sostituzione del gas deve essere fatta a regola d’arte solamente da parte di personale specializzato. Per sostituire completamente il gas refrigerante nel condizionatore è necessario che l’impianto sia svuotato completamente e che sia pulito. Una volta che l’impianto è stato ripulito da ogni traccia del vecchio composto si potrà caricare la nuova miscela di gas.
Eliminare tutte le tracce del vecchio gas refrigerante è importante perché la vecchia miscela con la nuova potrebbe mescolarsi causando problemi di efficienza o di funzionamento del condizionatore. Una volta inserito il nuovo gas andrà aspirata tutta l’aria residua ed ogni eventuale particella d’acqua. Solo così sarà possibile garantire il migliore rendimento possibile.
I gas refrigeranti, infatti, sono venduti in apposite bombole contenenti precise quantità d’aria. Per un funzionamento ottimale dell’impianto, dunque, il circuito deve mantenere il composto nello stesso stato in cui è presente all’interno delle bombole.
Queste procedure, ovviamente, presentano costi ben precisi ed è quindi auspicabile farsi redigere più preventivi da ditte specializzate per trovare l’offerta che proponga il miglior rapporto qualità prezzo.