logo

Microcogenerazione: in cosa consiste e i vantaggi

microcogenerazione

La microcogenerazione consiste nella produzione combinata di elettricità e calore, processo che viene affidato ad un solo impianto generalmente di piccole dimensioni. Molte volte viene impiegato un motore a gas per trasformare l’energia meccanica in energia elettrica e poi viene utilizzato un sistema di recupero del calore che deriva da questo processo di trasformazione. Ma andiamo più nel dettaglio e scopriamo se la microcogenerazione può essere anche domestica, se consente un alto rendimento e quali sono in particolare i vantaggi che possono derivare dall’utilizzo di numerosi piccoli impianti distribuiti sul territorio.

Microcogenerazione: i tipi di impianti utilizzati

Il punto di forza della microcogenerazione consiste soprattutto nelle tipologie di impianti utilizzati per ricavare energia elettrica e calore. solitamente vengono distinti impianti compresi tra i 50 e i 1000 kW adatti per una cogenerazione definita piccola e gli impianti al di sotto dei 50 kW adatti ad un processo micro. Questi due tipi di impianti, al di là delle differenze specifiche e minime, presentano degli aspetti in comune, che li rendono molto utili per arrivare anche ad un limitato impatto ambientale, a differenza di quanto succede con gli impianti che superano i 1000 kW.

L’energia termica che si ricava attraverso il processo della microcogenerazione può essere molto utile, perché viene utilizzata per la produzione di acqua calda e per il riscaldamento. In questo senso risulta molto conveniente, perché questi impianti micro possono sostituire le caldaie tradizionali oppure soddisfare le esigenze delle utenze industriali.

Il calore può essere anche accumulato tramite degli specifici serbatoi di acqua calda o mediante l’uso di generatori di calore con pannelli solari o pompe di calore.

I vantaggi della microcogenerazione

Già quelli che abbiamo descritto per quanto riguarda il calore rappresentano dei vantaggi davvero importanti, che si possono ricavare dalla microcogenerazione. In genere l’installazione di un piccolo impianto per attivare una procedura di questo genere potrebbe risultare molto conveniente, ma si devono valutare diversi fattori, soprattutto quelli che riguardano la fattibilità tecnica della realizzazione dell’impianto. Per questo motivo è opportuno rivolgersi a delle ditte specializzate con tecnici che sappiano valutare opportunamente le normative e le tariffe relative.

È logico anche che l’utenza ideale per un impianto di microcogenerazione deve avere anche l’esigenza di disporre costantemente di un fabbisogno termico ed elettrico, che non varia tanto nel corso delle stagioni.

Ecco perché gli impianti di microcogenerazione sono più adatti non tanto alle singole residenze, ma soprattutto ad altre strutture, come i condomini, le piccole e medie imprese, i centri commerciali o quelli sportivi.

Il combustibile più utilizzato è di solito il gas metano, ma vengono impiegati a volte anche il biogas e l’olio vegetale. Grazie alla microcogenerazione si può arrivare a delle forme di risparmio energetico ed economico, si hanno meno rischi di sovraccarico per le reti, si dispone di una maggiore autonomia e sicurezza per la fornitura energetica e si può avere una riduzione delle emissioni inquinanti in atmosfera.