logo

Manutenzione caldaia: la legge sulla revisione obbligatoria

manutenzione caldaia legge

 

Per disciplinare le norme che riguardano la manutenzione della caldaia, è entrato in vigore, a partire dal 2016, il nuovo libretto, che riguarda anche i climatizzatori. È stata stabilita l’obbligatorietà del libretto per gli impianti termici già a partire dall’ottobre 2014. Si tratta di una raccolta delle principali regole che si devono applicare per garantire l’efficienza energetica degli impianti. Il libretto stabilisce ogni quanto tempo va effettuato il controllo della caldaia obbligatorio, secondo i termini di legge.

Manutenzione della caldaia obbligatoria

Le operazioni di revisione sulla caldaia, che si dovrebbero concludere con il rilascio del bollino blu, sono obbligatorie. Tuttavia la cadenza da rispettare per i controlli non è unica e dipende dal tipo di impianto utilizzato. Secondo le ultime normative, non è più obbligatorio effettuare ogni anno la revisione.
A questo proposito vale il D.P.R. 74/2013, che stabilisce che il controllo della caldaia deve essere fatto in base a quanto specificato sul libretto. Se nel libretto non è scritta la data della revisione, bisogna rivolgersi ad un tecnico specializzato, per farsi consigliare ogni quanto tempo sarebbe opportuno fare un controllo al proprio impianto.
È da tenere presente comunque che possono essere eseguiti controlli a campione da parte delle autorità e in alcuni casi, quindi, il consumatore deve produrre un’autodichiarazione allegando a questa il rapporto di efficienza energetica e la ricevuta del pagamento del bollino blu. Tutta la documentazione deve essere consegnata all’ufficio del Comune.

Quando deve essere compilato il libretto

Se procediamo all’installazione di un nuovo impianto termico, dobbiamo obbligatoriamente compilare il libretto della caldaia. Se invece ci riferiamo ad un impianto già esistente, dobbiamo compilare il libretto quando mettiamo in atto il primo intervento di manutenzione. Il tecnico può compilarlo anche nel caso di operazioni di controllo e di manutenzione da svolgere periodicamente.
Se sostituiamo la caldaia, la normativa prevede una nuova compilazione. Il libretto deve essere accuratamente conservato da parte del proprietario della casa in cui è installata la caldaia o, in alternativa, nel caso di impianti centralizzati, dall’amministratore del condominio.

Com’è composto il libretto

Il libretto che si deve compilare quando si installa una caldaia o quando si provvede alla sua revisione è composto da varie schede che si devono compilare in tutte le parti. La prima è la scheda identificativa dell’impianto, che stabilisce la tipologia dell’intervento, l’ubicazione dell’edificio, il tipo di impianto termico e i dati relativi al responsabile dell’impianto.

Le altre schede sono dedicate al trattamento dell’acqua contenuta nell’impianto, ai generatori, ai sistemi di regolazione, a quelli di distribuzione, di emissione, di accumulo e agli altri componenti dell’impianto. Ci sono schede specifiche anche per quanto riguarda i risultati riscontrati nelle verifiche e gli interventi di controllo dell’efficienza energetica.

Le multe da pagare

Chi non ha il libretto o non effettua la manutenzione stabilita per legge può incorrere in delle multe. Le amministrazioni possono effettuare delle verifiche, mandando all’utente un preavviso con raccomandata, in modo da concordare anche un appuntamento. A gestire i controlli è la Regione, che può delegare anche gli organi preposti della Provincia o del Comune.
Il costo della multa può variare in base al tipo di mancanza ravvisata:

  • per il mancato controllo dell’efficienza di combustione è prevista una sanzione da un minimo di 500 euro ad un massimo di 3000. Inoltre in questi casi deve essere rimborsato il costo della verifica;
  • se l’utente viene trovato sprovvisto del libretto di impianto, può essere multato con una sanzione da 500 euro fino ad un massimo di 600;
  • se si verifica che è mancata la revisione o vengono trovate anomalie nell’impianto, è prevista una sanzione aggiuntiva che va da un minimo di 50 euro fino ad un massimo di 200.

Le detrazioni fiscali per la sostituzione della caldaia

Per garantire il risparmio energetico, sono previste delle agevolazioni per chi sostituisce la vecchia caldaia. Le percentuali variano:

  • è stabilita una detrazione al 65% per interventi di riqualificazione energetica;
  • è prevista una detrazione fiscale del 70% per lavori sulle strutture esterne dei condomini;
  • le detrazioni possono arrivare al 75%, se si provvede a migliorare la prestazione energetica relativamente alla stagione invernale.

In particolare, per poter avere le agevolazioni, sarebbe necessario installare una nuova caldaia a condensazione oppure una caldaia a biomassa, che abbiano caratteristiche tecniche tali da consentire un risparmio di energia con un minore impatto ambientale.