Oneri di sistema, cosa sono e quanto incidono in bolletta
La lettura della bolletta della luce e del gas non è sempre facile, soprattutto a causa delle molte voci contenute. Il conto da pagare mensilmente o ogni due mesi, infatti, non è solamente composto dal consumo effettivo di energia elettrica o del gas. Tra le molte voci presenti all’interno della bolletta, i consumatori si imbatto negli “oneri di sistema” che spesso e volentieri non è chiaro a cosa facciano riferimento.
Oneri di sistema: cosa sono
Prendendo in mano la bolletta elettrica o del gas, i consumatori possono verificare che il costo complessivo è dato da quattro voci principali: spesa per la materia prima energia; spesa per il trasporto e la gestione del contatore; spesa per oneri di sistema; imposte come accise e IVA.
Gli oneri di sistema sono sempre presenti in bolletta ed il loro costo è stabilito periodicamente dall’Autorità per l’energia. Questo significa che la loro incidenza sarà identica da un fornitore all’altro. I fornitori, infatti, non possono modificare il prezzo di questi costi. In definitiva, tra le imposte, i consumatori andranno a pagare oltre alle accise e all’IVA anche queste ulteriori tasse che sono chiamate anche oneri parafiscali.
Gli oneri di sistema sono, in buona sostanza, una copertura per le diverse attività legate al sistema elettrico e del gas. Sono addebitati a tutti i clienti domestici, sia residenziali che non. Le voci che compongono questa spesa sono molte che si differenziano per la luce ed il gas. Inoltre, alcune voci sono applicate solamente ad alcune tipologie di clienti.
All’interno della bolletta, però, gli oneri di sistema non sono dettagliati, quindi i clienti vedranno solamente il loro costo finale complessivo e non tutte le voci che vanno a comporre questa cifra.
Gli oneri di sistema, dunque, vanno a coprire attività a sostegno del settore dell’energia. Per esempio, gli oneri di sistema per l’energia elettrica, da gennaio 2018, vanno a copertura di attività a sostegno delle energie rinnovabili ed alla cogenerazione.
Quelli per il gas, invece, servono per interventi per il risparmio energetico, lo sviluppo di fonti rinnovabili, costi operativi ed altro.
Gli oneri di sistema per le bollette dell’energia elettrica sono mediamente più alti di quelli addebitati nelle bollette del gas. Questi fondi servono anche per lo sviluppo di piccole aziende elettriche che operano nelle isole minori e per promuovere l’efficienza energetica.
Oneri di sistema: incidenza in bolletta
Dal primo gennaio 2018, l’85% degli oneri di sistema è rappresentata dalla voce a sostegno delle energie rinnovabili ed alla cogenerazione. Ipotizzando un classico contratto energetico per abitazione da 2700 kWh di consumo all’anno, solo questa voce può arrivare a pesare più del 16% della bolletta totale.
Inoltre, da gennaio 2017, gli oneri di sistema vengono definiti in maniera differente tra i clienti domestici residenziali e non. Ai clienti residenziali vengono applicati tutti in quota energia, ai clienti non residenziali sia in quota fissa che in quota energia. La differenza è che la quota energia viene fatta pagare in euro al kWh, cioè in base all’effettivo consumo. Chi non ha la residenza nell’abitazione in cui si pagherà la bolletta, gli oneri vengono addebitati in larga parte nella quota fissa.
Ne deriva che chi è un cliente residenziale pagherà molto di meno, mentre chi è un cliente non residenziale pagherà molto di più anche se magari l’abitazione è utilizzata poco, magari solo per le vacanze.
All’interno della bolletta, gli oneri di sistema possono essere identificati nelle voci “riepilogo costi” o in “sintesi importi fatturati”.