Ora legale: durata e utilità sui consumi energetici
L’ora legale consiste nella consuetudine di spostare avanti di un’ora le lancette dell’orologio per sfruttare al massimo le ore di luce durante il periodo estivo. L’ora legale all’interno dell’Unione Europea inizia per tutti i Paesi Membri l’ultima domenica di marzo e termina l’ultima domenica di ottobre, quando si torna all’ora solare.
Quando tornerà l’ora legale nel 2018?
Il 25 marzo 2018, alle ore 02:00 della notte tra sabato e domenica, le lancette dell’orologio dovranno essere spostate di un’ora in avanti. Si dormirà in effetti un’ora in meno, ma si guadagnerà molto in termini di luce e, come vedremo più avanti, di risparmio energetico.
L’ora legale resterà in vigore fino a domenica 28 ottobre 2018: alle ore 03:00 l’orologio dovrà tornare indietro di un’ora, permettendoci di dormire un’ora di più nella notte e tornando quindi all’ora solare.
Quando è stata istituita l’ora legale
La storia dell’ora legale è piuttosto curiosa perché affonda nei secoli. La prima idea dell’ora legale risale addirittura a Benjamin Franklin che teorizzò i possibili vantaggi nel risparmio dell’utilizzo delle candele. Tale idea fu riproposta più volte nel tempo per i motivi più diversi ma solo nella Prima Guerra Mondiale questo sistema fu adottato da alcuni Paesi per ridurre i consumi energetici. Una prassi che poi si è estesa a molti altri Paesi in tutto il mondo sempre con il medesimo obiettivo e cioè quello di sfruttare al massimo la luce del Sole durante il periodo estivo quando le ore di luce sono di gran lunga superiori a quelle del periodo invernale.
Ora legale e risparmio energetico
L’utilità dell’ora legale è chiaramente importante in ottica di risparmio energetico. Sfruttando maggiormente le ore di luce è possibile ridurre sensibilmente i consumi di energia elettrica visto che si andrà ad utilizzare molto meno l’illuminazione. Grazie allo spostamento di un’ora in avanti dell’ora ed al fatto che il Sole, nei mesi caldi, sorge presto alla mattina, è possibile ritardare l’utilizzo dell’illuminazione alla sera con ovvie ripercussioni positive sui consumi energetici.
I dati rilasciati da Terna parlano molto chiaro. L’utilizzo dell’ora legale, negli ultimi anni, ha portato ad un congruo risparmio in termini di consumi energetici compreso mediamente tra i 500 e i 600 milioni di chilowattora all’anno. Numeri importanti che non fanno altro che confermare l’utilità di questo sistema di gestione dell’orario estivo.
Del resto non potrebbe essere che così. Ritardando l’arrivo delle ore buie, le persone utilizzano molto meno la luce e soprattutto le amministrazioni possono tarare molto meglio i sistemi di illuminazione pubblica per sfruttare al massimo i vantaggi della luce estiva accendendo le luminarie solo nelle tarde ore serali. Un vantaggio che diventa doppio soprattutto laddove non si sono ancora adottate soluzioni tecniche di risparmio energetico utilizzando luminarie con tecnologia LED. Con i vecchi sistemi di illuminazione, l’utilità dell’ora legale è ancora superiore. I vantaggi dell’utilizzo dell’ora legale sono inconfutabili tanto che l’Unione Europea starebbe valutando di rendere l’ora legale permanente, abolendo l’ora solare per poter godere permanente dell’ora di luce serale in più.