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Pellet: come sceglierlo di qualità

pellet

Il pellet ormai ha conquistato un ampio spazio fra i combustibili ecologici più utilizzati. Soprattutto ciò che piace ai consumatori è il suo essere particolarmente economico. Molti nostri connazionali si affidano al pellet per il riscaldamento domestico, perché hanno la possibilità di risparmiare e possono dare una mano alla sostenibilità ambientale. Tra l’altro ci sono state anche ultimamente delle detrazioni fiscali per gli interventi volti a migliorare l’efficienza energetica delle abitazioni e questo ha consentito a tanti Italiani di rivolgersi sempre di più all’uso delle stufe a pellet. Ma come scegliere un pellet di qualità? Molto importante è da questo punto di vista la classificazione di questo combustibile ecologico. Ecco tutto ciò che c’è da sapere per far sì che la tua caldaia a pellet sia efficiente al massimo.

La classificazione del pellet

La qualità del pellet è testimoniata da una classificazione che viene utilizzata a livello europeo. Si tratta della EN Plus. Considerando le caratteristiche chimiche e fisiche di questo combustibile ecosostenibile, la certificazione europea lo divide in tre categorie:

  • A1: il pellet di altissima qualità;
  • A2: il pellet di seconda scelta;
  • B: il pellet di qualità più scarsa, che di solito viene utilizzato soltanto a livello industriale.

Poter contare su una certificazione europea è molto importante, perché in questo modo si è sicuri della natura del prodotto utilizzato. In maniera particolare, potendo contare su una certificazione alta, siamo sicuri che vengano escluse alcune componenti, come quelle delle vernici o la formaldeide.

Le certificazioni sono molto importanti anche perché attestano che il pellet non deriva da scarti di legno già lavorato. Inoltre con le classificazioni a livello europeo possiamo essere certi dei test periodici e dei controlli che vengono realizzati sulla qualità del materiale.

Come riconoscere un pellet di qualità

Il pellet di qualità, oltre al fattore della certificazione europea, si riconosce anche in base alle sue caratteristiche che possiamo direttamente controllare a vista. Ci sono alcuni fattori fondamentali a cui possiamo fare riferimento:

  • la sua forma deve essere cilindrica e regolare;
  • la superficie deve essere liscia e lucida;
  • le confezioni devono essere perfettamente chiuse;
  • all’interno delle confezioni non dovrebbe esserci la presenza di legno in polvere;
  • l’odore del pellet non deve ricordare quello del truciolare;
  • prendendolo in mano deve risultare una certa morbidezza;
  • le confezioni non devono essere esposte all’umidità, perché altrimenti viene ridotto il suo potere calorifico e si aumenta la quantità di fumi emessi;
  • il pellet deve essere regolare anche nella lunghezza, perché l’irregolarità può creare dei vuoti all’interno del sistema di riscaldamento, causando problemi agli stessi impianti.

Molto importante è anche la provenienza del prodotto. È sempre consigliato scegliere un pellet che sia prodotto a livello locale, perché nell’ambito di una filiera molto lunga i controlli possono diventare meno sicuri e quindi una provenienza lontana può anche mettere in secondo piano la sua sostenibilità ambientale.