Riscaldamento a pavimento: come funziona, vantaggi e svantaggi
Il riscaldamento a pavimento è oggi sempre più diffuso nelle nostre case; questo perché è un sistema innovativo, che assicura inoltre un certo risparmio, sia economico che energetico. Cerchiamo allora di capire cosa lo rende un impianto domestico particolarmente apprezzato e cosa, invece, frena alcuni dall’installarlo.
Sistema a pannelli radianti: come funziona
Questo impianto consta di una rete di tubi, all’interno dei quali scorrerà l’acqua, che vanno posizionati sotto al pavimento e che sono connessi alla caldaia tramite delle valvole, chiamate collettori. Tale sistema permette di essere molto flessibile dal punto di vista architettonico, potendo essere modellato sulla base della pianta della stanza e risultando quindi ottimale anche in caso di forme irregolari. Sotto ai tubi, va posizionato un pannello isolante, generalmente in sughero o polistirolo, che è associato ad un foglio in PVC, il quale invece ha la funzione di proteggere l’impianto dall’umidità; vi è infine il massetto in calcestruzzo che fungerà da riscaldante.
Se ben implementato, la durata di vita del riscaldamento a pavimento è molto alta e supera persino i 50 anni. I sistemi più recenti hanno poi uno spessore così minimo (17mm) da poter essere installati sopra al vecchio pavimento, per poi essere ricoperti da quello nuovo.
I vantaggi del riscaldamento a pavimento
Questo innovativo sistema presenta diversi punti a suo favore.
In primo luogo, il risparmio energetico: è sufficiente che la temperatura dell’acqua raggiunga i 30-40°C perché il sistema a pannelli radianti riscaldi gli ambienti. Se si pensa che una caldaia necessita di almeno 70*C, si comprende facilmente che la differenza in termini energetici è notevole; generalmente si va a risparmiare circa il 20-25% ogni anno, ma se si utilizzano al contempo pompe di calore o pannelli fotovoltaici questo valore può salire ulteriormente.
Il guadagno, si intende, sta anche nel costo della bolletta, che si riduce notevolmente come conseguenza del minor spreco di energia.
Specie quando associato ad una coibentazione ben fatta, il riscaldamento a pavimento evita inutili dispersioni di calore, aumentando ulteriormente il risparmio e limitando l’impatto sull’ambiente.
Il calore, inoltre, viene emanato in maniera più omogenea all’interno dell’abitazione: a seconda dell’ampiezza e della tipologia del vano, saranno installate reti più o meno fitte; inoltre, l’utilizzo di un termostato in ogni stanza permetterà di scegliere la temperatura desiderata. Non si dovranno più temere quindi camere da letto gelide e cucina troppo calda.
Tramite il sistema a pannelli radianti, l’aria di casa sarà più salubre. Essa infatti salirà dal basso (l’aria calda è più leggera di quella fredda e tende quindi a spostarsi verso l’alto), permettendo di riceverla in maniera ottimale, più calda all’altezza dei piedi e più fresca alla testa. Senza contare che questo sistema non solleva polvere, aspetto positivo soprattutto per chi soffre di allergie, e mantiene un livello di umidità più alto rispetto a quello a radiatori.
Non tutti forse sono a conoscenza del fatto che questo impianto può raffreddare gli ambienti, oltre che riscaldarli: non servirà alcun condizionatore per l’estate, sarà sufficiente far girare acqua più fredda, ad una temperatura di circa 15°C, per ottenere lo stesso effetto, con in più gli altri vantaggi appena elencati.
A livello più pratico, c’è da dire che installando il riscaldamento a pavimento si eviterà di montare i termosifoni, contribuendo ad aumentare lo spazio e a creare un ambiente più armonioso. Questo impianto, poi, non necessita di manutenzioni frequenti, al contrario del vecchio sistema a sifoni.
Ultimo vantaggio è la possibilità, ma solo fino al 31/12/2017, di approfittare degli incentivi statali: utilizzando quelli per ristrutturazione casa ed efficientamento energetico, si potrà detrarre fino al 65% della spesa, per un periodo massimo di dieci anni. Questa soluzione è fattibile anche per chi abita in un condominio.
Gli aspetti negativi dell’impianto
Naturalmente anche il sistema a pannelli radianti ha degli aspetti negativi che non possono essere ignorati.
Il costo di installazione può essere annoverato tra questi. Se non si riesce ad approfittare delle attuali agevolazioni, montare l’impianto si trasformerà in una spesa maggiore di circa il 30% rispetto a quella che si affronterebbe per un sistema tradizionale, con punte fino al 50%.
Se per qualche motivo si danneggiano le tubature, sarà necessario smantellare il pavimento nella zona interessata. A tal fine, oltre a custodire il progetto del sistema per problematiche di questo tipo, sarà necessario mantenere pulita l’acqua con degli additivi, in modo da prevenire danni.
Pur rimanendo a basso consumo energetico, va detto che con il riscaldamento a pavimento la caldaia dovrà rimanere quasi costantemente accesa. Per raggiungere la temperatura ideale, infatti, sono necessarie diverse ore ed è per tale motivo che questo sistema non è il più adatto se si ha bisogno di molto calore concentrato in poche ore durante la giornata.
Infine, è sconsigliato l’utilizzo dei tappeti, che potrebbero inficiare l’efficacia del sistema di riscaldamento nella zona interessata.
Come spesso accade, non c’è una risposta definitiva e oggettiva alla domanda “Il riscaldamento a pavimento è conveniente o no?”, poiché ogni caso va valutato individualmente. Esso è indubbiamente un sistema molto vantaggioso, ma non è adatto ad ogni situazione. Un esperto potrà sicuramente consigliarvi la scelta più opportuna in base alle caratteristiche della struttura e al vostro utilizzo del riscaldamento.