Sostituzione caldaia: costi, detrazioni e vantaggi
La sostituzione della caldaia può rivelarsi molto importante per attivare una forma di risparmio energetico a livello domestico. Il riscaldamento è sicuramente uno degli elementi che ci fa spendere di più in termini di energia e di denaro. I costi delle bollette possono essere piuttosto elevati. Proprio per questo alcuni decidono di cambiare la caldaia e di sostituirla con un modello capace di consumare di meno, come per esempio la caldaia a condensazione. Cosa stabilisce la normativa a questo riguardo? C’è la possibilità di detrazione? Scopriamone di più, anche per sapere l’eventuale costo da sostenere.
Vantaggi e agevolazioni della sostituzione della caldaia
Dobbiamo sempre tenere presente che con l’utilizzo delle caldaie tradizionali, specialmente se ci riferiamo a modelli ormai obsoleti, spesso la produzione di calore si ottiene attraverso la combustione di materie prime che producono fumi. Nei modelli tradizionali di caldaia questi fumi molte volte vengono dispersi, incidendo in maniera significativa sull’aumento dell’inquinamento ambientale.
Se sostituiamo la vecchia caldaia con un modello più performante, abbiamo la possibilità di riutilizzare i fumi prodotti come altra risorsa per produrre ulteriore calore. Ne consegue una riduzione dell’inquinamento e l’opportunità di ottimizzare i nostri consumi energetici. Tra l’altro, se scegliamo una caldaia a condensazione, abbiamo la possibilità di farla funzionare in modo efficiente anche a basse temperature, sempre per la riduzione dei consumi e quindi per pagare meno in bolletta.
Un altro vantaggio può derivare dall’installazione dei pannelli radianti, che possono essere a parete o a pavimento. Si tratta di strutture in grado di riscaldare le stanze attraverso una rete di tubi da riscaldare con acqua a 40-45 °C. Con i pannelli radianti possiamo risparmiare energia e diffondere il calore in maniera uniforme in tutto l’ambiente domestico.
Se effettuiamo il calcolo del risparmio energetico che si può ottenere attraverso l’installazione di un nuovo modello di caldaia, ci accorgiamo che la riduzione ammonterebbe a circa il 60%. Il risparmio può variare in base al tipo di caldaia scelta. Per esempio per una alimentata a metano la spesa annuale potrebbe ammontare a circa 500 euro, mentre con il GPL potremmo salire intorno ai 600 euro. A tutto ciò aggiungiamo anche gli eventuali costi per la manutenzione straordinaria, da tenere presenti quando facciamo un preventivo per capire se la sostituzione sia conveniente o meno.
Le detrazioni e i costi per la sostituzione della caldaia
A volte nella sostituzione della caldaia possiamo riscontrare dei costi che ci sembrano elevati. Tuttavia è importante sapere che un investimento sul momento può rivelarsi vantaggioso, perché permette di risparmiare in seguito grazie ai minori importi in bolletta. I prezzi delle caldaie ultimamente sono in calo, arrivando anche intorno ai 500 euro, se scegliamo per esempio una caldaia a condensazione.
Possiamo spendere anche circa 1.000 euro o 2.000 euro in base alla potenza termica e alle varie funzionalità che la caldaia presenta. A tutto ciò aggiungiamo le spese per i materiali, quelle per l’installazione e quelle per pagare la tariffa di un idraulico professionista. Queste spese possono variare in base alla ditta a cui ci rivolgiamo, alle dimensioni dell’impianto e alla quantità dei lavori da svolgere. È importante però sapere che in certi casi, come per l’acquisto di una caldaia a condensazione, si possono avere delle detrazioni pari al 65% della spesa per la sostituzione.
Per avere queste detrazioni bisogna fare una richiesta all’Agenzia delle Entrate e un’altra all’Enea, allegando anche i documenti che riguardano la vecchia caldaia. Inoltre nell’installazione bisogna rispettare alcune specifiche regole, in modo che l’impianto abbia una serie di requisiti che consentano di accedere alle agevolazioni.
Immagine: Kaustav Bhattacharya via Flickr