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Stand-by, perché i consumi non si riducono

stand by

Per risparmiare energia in casa, oltre ad adottare dispositivi ed elettrodomestici a basso consumo, è sempre buona cosa anche imparare ad utilizzare correttamente tutti i dispositivi elettronici per massimizzare l’utilizzo dell’energia elettrica. A volte, piccole dimenticanze possono incidere moltissimo sulla bolletta e fare la differenza su quanto si andrà a pagare. Uno dei miti da sfatare, per esempio, è quello dell’utilizzo della modalità stand-by degli elettrodomestici o degli apparecchi elettrici presenti in casa.

Stand-by: i consumi

Oggi, tutti i moderni prodotti siano essi televisori che computer, console, lettori DVD e decoder, posseggono la così detta modalità stand-by. In pratica, finito di utilizzarli, è possibile spegnerli ma non del tutto. La modalità stand-by deve essere vista come una sorta di modalità “sonno” in cui il dispositivo non è in funzione ma rimane pronto a ripartire immediatamente. Questo significa che in realtà, il televisore, per esempio, non sarà davvero spento del tutto ma sarà solamente messo a riposo con le funzionalità principali disattivate. Tuttavia, il televisore sarà pronto a recepire gli input del telecomando per avviarsi rapidamente ad ogni richiesta dell’utente. Questo stato dormiente, per quanto poco, comunque, genera dei consumi energetici che alla lunga vanno ad incidere sulla bolletta.

Pensando che nell’abitazione possono essere presenti molti dispositivi ed elettrodomestici che utilizzano la modalità stand-by, i conti si fanno molto facilmente. Pensando di risparmiare molto sui consumi, in realtà la riduzione di consumi energetici non sarà così elevata come ipotizzato ed i costi della bolletta non si ridurranno come preventivato.

La modalità stand-by, dunque, non basta per ridurre sensibilmente i consumi energetici. Una buona pratica, dunque, è quella di fare uno sforzo ulteriore e di spegnere completamente il dispositivo. Solo in questa maniera sarà possibile tagliare con decisione i consumi energetici dell’abitazione.

Secondo uno studio europeo, l’utilizzo errato della modalità stand-by genera un consumo annuo all’interno dei Paesi membri di ben 50 Twh, un livello elevatissimo. Contestualmente, per alimentare per nulla questi dispositivi in modalità stand-by, è necessario produrre energia che immetterà nell’atmosfera oltre 20 tonnellate di CO2.

Dunque, la modalità stand-by, oltre a non ridurre sensibilmente i consumi energetici è anche “nemica” dell’ambiente perché causa un’emissione notevole di CO2 nell’aria alimentando il fenomeno dell’effetto serra.

Inoltre, sempre secondo uno studio europeo, una famiglia media poco accorta che utilizza solamente la modalità stand-by si vedrà addebitare in bolletta 50-60 euro annui che potrebbero essere risparmiati se gli elettrodomestici fossero spenti completamente.

Tra i dispositivi che consumano di più in modalità stand-by ci sono i computer. Lasciare dormienti a lungo i PC può risultare fortemente antieconomico. Lasciandolo sempre acceso il proprio computer si rischia di trovare in bolletta 100 euro che altrimenti si sarebbero potuti risparmiare.

La soluzione migliore è quindi quella di spegnere totalmente il dispositivo. Tuttavia, in alcuni casi potrebbe non bastare. Alcuni prodotti, infatti, consumano energia per il solo fatto di essere collegati alla presa elettrica. In questo caso è utili utilizzare una ciabatta con interruttore o una presa di corrente smart per interrompere completamente il flusso energetico verso il dispositivo.