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Stufe a pellet: costi e consumi

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Per riscaldare gli ambienti di un’abitazione ci sono molte soluzioni. Accanto ai metodi classici spiccano le stufe al pellet che negli ultimi anni hanno saputo ritagliarsi uno spazio importante grazie alla loro sostenibilità ed ai costi di gestione inferiori rispetto a quelli di altre tipologie di riscaldamento.

Stufe a pellet: come funzionano

Il funzionamento, tecnicamente parlando, non è molto dissimile da quello delle stufe a legna. La differenza è nel tipo di “carburante” utilizzato. Inoltre, alcune tipologie di queste stufe possono richiedere la presenza di un collegamento elettrico in quanto il pellet viene acceso da una resistenza elettrica. Inoltre, una piccola ventola può favorire il tiraggio della canna fumaria.

Le stufe a pellet sono disponibili in varie misure ed a seconda della loro grandezza possono contenere più o meno pellet da bruciare. Solitamente sul mercato si trovano stufe con un serbatoio che va dai 15 ai 60Kg di pellet. Il calore generato dalla combustione del pellet uscirà dalla stufa ed in alcuni casi potrà essere anche canalizzato attraverso degli appositi sfiati se l’obiettivo è quello di riscaldare più stanze.

Trattasi di soluzioni di riscaldamento sicure e che rispettano l’ambiente. Non consumano nemmeno molta energia elettrica e grazie ai costi ridotti del pellet i costi di gestione sono davvero molto convenienti.

Il pellet, si ricorda, è un prodotto ecologico ottenuto dai trucioli e segatura, cioè dagli scarti di lavorazione del legno che vengono essiccati e poi compressi in forma cilindrica.

Stufa a pellet: costi e consumi

Nonostante il costo del pellet sia aumento negli ultimi tempi proprio a causa della diffusione di questi sistemi di riscaldamento, il sistema della stufa a pellet è molto conveniente. Grazie a questo risparmio, l’ammortamento dell’installazione di una stufa a pellet è molto rapido, al massimo in un paio di anni.

Per capire esattamente quanto costa utilizzare una stufa a pellet si può fare un comodo esempio. Ipotizzando di voler scaldare un ambiente di 60 mq, una stufa a pellet, per offrire un buon confort climatico, dovrà rimanere accesa dalle 7 del mattino alle ore 19 di sera. Normalmente una stufa a pellet in grado di scaldare un ambiente di 60 mq consuma circa 15 Kg di pellet ogni 12 ore.

Ipotizzando di acquistare un pellet di buona qualità, 15Kg hanno un costo che si aggira mediamente tra i 3 ed i 4 euro. Con questa cifra, dunque, si andrà a riscaldare per un intero giorno un mini appartamento. Se si volesse fare la stessa cosa con una caldaia a metano tradizionale, i costi sarebbero ben differenti. Con un metro cubo di metano si generano 10 KWh di potenza. 1Kg di pellet genera, invece, 4,8 KWh. Questo vuol dire che per generare lo stesso calore prodotto dal metano servono circa 2Kg di pellet. Questo significa che nelle 12 ore di attività del riscaldamento preso ad esempio, utilizzando il pellet si andrebbero a risparmiare 7,2 metri cubi di metano.

1 metro cubo di metano costa circa 0,80 euro che moltiplicato per la quantità di metano necessaria per riscaldare la casa si arriverebbe ad un prezzo totale di circa 6 euro, quasi il doppio dei costi del pellet.

Riscaldando la casa tra ottobre ed aprile, il risparmio medio si aggirerebbe attorno ai 450 euro ed anche l’ambiente ne gioverebbe.

Ipotizzando che tra stufa ed installazione si vadano a spendere 1500-200 euro, è facile comprendere che i costi si ammortizzerebbero in poco tempo. Inoltre, le stufe a pellet rientrano tra le tipologie di intervento ammesse alla detrazione fiscale per i lavori di risparmio energetico. Possibile, dunque, usufruire della detrazione sino al 65% sull’IRPEF.