Termosifone: quale scegliere fra quello in ghisa e in alluminio
È meglio un termosifone in ghisa o in alluminio? È sempre bene considerare una valutazione dettagliata del calorifero, soprattutto tenendo conto anche dell’ambiente in cui i termosifoni andranno inseriti. Se interveniamo su un impianto già esistente, possiamo essere limitati, perché i vari elementi già presenti ci impediranno di agire in totale libertà. Naturalmente un altro limite è rappresentato dal budget di spesa, perché, anche a seconda del materiale scelto, i prezzi possono essere più o meno alti. Non ultimo importante è il fattore estetico: i nostri termosifoni devono adattarsi bene anche al tipo di arredamento della nostra abitazione.
Il termosifone in ghisa
La ghisa per le sue caratteristiche è un materiale che non può essere sottoposto a grandi trasformazioni. Di solito viene utilizzata per essere modellata attraverso la fusione in stampi. Da questo ne consegue che i termosifoni in ghisa possono risultare ingombranti. Sono economici, ma il loro design non risulta molto leggero.
Per riscaldarsi, questo tipo di termosifoni richiede molto tempo. Tuttavia i termosifoni in ghisa hanno il vantaggio di rimanere caldi per un tempo molto lungo. Anche quando la caldaia è spenta, possono continuare ad emanare calore e a cederlo all’ambiente circostante. Durano nel tempo, perché la ghisa non si corrode facilmente. Di solito vengono utilizzati soprattutto per un riscaldamento limitato ad alcune ore della giornata. In questo senso possono risultare molto utili. Dal punto di vista estetico non si adattano molto all’arredamento delle case più moderne.
Il termosifone in alluminio
L’alluminio è molto malleabile, per cui può essere soggetto a diversi tipi di lavorazione. I risultati estetici sono davvero eccezionali e, rispetto ad altri materiali, come per esempio l’acciaio, può offrire la possibilità di spendere meno con prezzi accessibili a tutti. I termosifoni in alluminio tendono a riscaldarsi subito, però si raffreddano rapidamente. Possono anche non durare a lungo nel tempo, perché sono più soggetti a fenomeni di corrosione. Il loro funzionamento è ideale maggiormente negli edifici pubblici e in ambienti dedicati al lavoro.
Altri tipi di termosifoni
Quando andiamo a scegliere il tipo di termosifone da utilizzare, abbiamo a disposizione una vasta gamma di possibilità, soprattutto per quanto riguarda i materiali. Oltre a quelli in ghisa e in alluminio, risulta molto pratico l’utilizzo del calorifero in acciaio. Questi ultimi termosifoni hanno linee leggere, che si adattano perfettamente all’arredamento moderno. Possono diventare dei veri e propri pezzi di arredo. Il loro costo non è molto accessibile, ma offrono un’ampia funzionalità, visto che si riscaldano facilmente e velocemente.
Esistono anche termosifoni in polipropilene. Non sono ancora molto diffusi, ma gli esperti sono convinti che possano costituire un’opportunità importante per il futuro. Sono realizzati in resina polipropilenica, che viene resa capace di condurre il calore attraverso l’aggiunta di fibre. Sono molto modellabili e leggeri, non si ricoprono di polvere e possono costituire veramente un complemento d’arredo molto accattivante. I loro prezzi non sono molto alti.
Consigli per risparmiare energia con i termosifoni
È importante installare sui termosifoni delle valvole termostatiche. In questo modo possiamo regolare la temperatura delle varie stanze in base alle nostre esigenze. È una soluzione efficace per ridurre le spese e per risparmiare energia, ma anche per avere delle bollette meno care. Sempre a questo scopo possiamo installare nella caldaia un timer programmabile. In questo modo i termosifoni della casa verranno accesi soltanto per il tempo che più corrisponde alle nostre necessità.
Nel programmare le ore di accensione dei caloriferi, teniamo conto di vari fattori, primo fra tutti la zona climatica in cui è collocata la nostra casa, poi l’esposizione al sole o la capacità più o meno isolante dell’edificio.