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TTF: l'andamento del prezzo del gas all'ingrosso

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Il TTF è uno dei più importanti mercati incentrati sullo scambio del gas naturale in tutta Europa. La sede principale del TTF si trova nei Paesi Bassi. Proprio da qui si gestisce tutto il mercato che comporta il trasferimento di gas naturale fra i Paesi europei. Ed è proprio nell’ambito di questo mercato che viene calcolato anche il cosiddetto PSV o punto di scambio virtuale, che determina l’incontro fra la domanda e l’offerta e la definizione del prezzo del gas all’ingrosso. Vediamo come funziona questo tipo di mercato, anche per comprendere come dalle sue caratteristiche sia possibile risparmiare in bolletta per i consumatori finali.

Come funziona il mercato del gas

Nel nostro Paese il GME o Gestore dei Mercati Energetici è l’organo deputato a gestire la Borsa del Gas. Qui avvengono le offerte di acquisto o di vendita e tutto il mercato coinvolge diversi operatori che vendono o acquistano il gas. Vengono stabiliti dei contratti che prevedono un periodo di consegna mensile oppure annuale.

È la natura stessa del gas che determina le caratteristiche dei contratti che vengono stipulati e le contrattazioni. Di solito gli operatori del mercato del gas utilizzano due tipologie di contratto, il take or pay e lo spot. Nel primo caso si parla di quantità enormi di gas, per le quali l’acquirente paga una quantità minima in cambio di una garanzia della fornitura. In questo caso il prezzo del gas all’ingrosso è legato all’andamento del prezzo del petrolio, quindi nel tempo può subire delle variazioni.

Nel caso dei contratti spot, detti anche a breve termine, abbiamo degli accordi che hanno una durata limitata ad un anno o anche a meno di un anno. In questa situazione il prezzo del gas non è legato a quello del petrolio, ma può variare in base alla domanda e all’offerta.

Quanto costa il gas all’ingrosso

I mercati con contratti spot sono più recenti e la loro diffusione si è avuta soprattutto a partire dal 2009. Questa tipologia di contratti per l’acquisto del gas da parte degli operatori ha permesso di avere dei prezzi più favorevoli rispetto ai contratti a lungo termine.

Il processo è stato favorito dall’aumento dell’offerta di gas e contemporaneamente dal calo della domanda in tutta l’Europa, a causa della crisi economica che ha investito molti Paesi. Per esempio, se facciamo riferimento al 2015, in Italia il prezzo medio del PSV corrisponde a 22,2 euro/MWh. Quindi si è registrata una diminuzione del 5% rispetto al prezzo del 2014.

L’andamento del prezzo ha subito un crollo nel 2009, quando si è passati da 29 a 18,4 euro/MWh. Si è stabilizzato intorno ai 28 euro/MWh negli anni che seguirono il 2009 fino a tutto il 2013. Poi il prezzo del gas ha avuto sempre la tendenza a diminuire anche a livello internazionale. Infatti questo è stato un andamento tipico registrato in tutto il mondo, anche negli Stati Uniti e in Asia.