Voltura: come funziona e cosa serve per effettuarla
Quando si cambia casa, indipendentemente se trattasi di acquisto o di affitto, i nuovi inquilini devono attivare le utenze di luce e di gas prima ancora di pensare di arredare l’immobile e di entrarci. Trattasi di operazioni urgenti anche perché, in alcuni casi, può essere necessario dover attendere parecchi giorni prima che i gestori attivino le forniture di luce e di gas.
Fortunatamente, se in precedenza l’appartamento era già abitato, può non essere necessario dover perdere tempo nel dover cercare un fornitore per luce e gas perché i nuovi inquilini potranno semplicemente usufruire dei contratti precedenti che, però, dovranno essere aggiornati con i dati del nuovo intestatario.
Se il contratto o i contratti sono ancora attivi, è possibile procedere alla voltura che è semplicemente un cambio di intestatario del contratto attivo senza interruzione del servizio. Procedura da non confondere con il subentro che invece prevede la riattivazione di un contatore chiuso dal precedente inquilino.
Voltura: come va richiesta
Prima di richiedere effettivamente la voltura al fornitore dell’energia, i nuovi inquilini dovranno prima raccogliere una serie di documenti che dovranno poi fornire per poter effettuare l’operazione di cambio di intestazione del contratto.
Nello specifico serviranno i dati del nuovo intestatario e cioè: codice fiscale, carta d’identità, recapito telefonico, indirizzo email, indirizzo residenza ed indirizzo a cui si vuole ricevere le bollette. Necessario disporre anche dei dati del vecchio intestatario e precisamente: nome, cognome e codice fiscale.
Inoltre, per poter procedere alla voltura, è necessario acquisire alcuni dati presenti all’interno dell’ultima bolletta. Nello specifico servirà, innanzitutto, il codice POD presente nella prima pagina della bolletta, oppure, in alternativa, il numero cliente presente nel contatore.
Servirà, poi, anche la lettura del contatore e la potenza impegnata che può essere trovata all’interno dell’ultima bolletta.
Nel caso si intenda pagare con addebito su conto corrente, i nuovi clienti dovranno fornire il codice IBAN. I costi della voltura variano a seconda se si effettua all’interno del mercato libero o all’interno del mercato tutelato.
Voltura: i costi
Se la voltura si effettua all’interno del mercato tutelato, i costi sono definiti dall’Autorità competente e sono i seguenti:
- 27,03 euro per oneri amministrativi
- 23 euro contributo fisso
- 16 euro imposta di bollo
- Deposito cauzionale
- IVA (al 22 %)
Nel caso di voltura all’interno del mercato libero, i costi possono variare continuamente in quanto i gestori possono scegliere i prezzi liberamente. In ogni caso, grossomodo, lo specchietto dei costi è il seguente:
- contributo fisso di 27,03 euro per oneri amministrativi
- quota di servizio determinata dal fornitore e che può variare
- eventuale deposito cauzionale
- IVA (al 22%)
I tempi per la voltura sono molto rapidi se non si richiede un cambio dell’offerta. In questo caso in meno di due settimane l’operazione viene effettuata. Le tempistiche possono salire anche ad un mese se, contestualmente, si decide di cambiare fornitore.