Voltura con o senza accollo: differenze
Quando una persona cambia casa ed entra in una nuova abitazione, nel caso i contatori siano già attivi basterà effettuare una semplice voltura, cioè un banale cambio di nominativo del contratto di fornitura dell’energia già in essere. Tuttavia, il consumatore potrebbe trovarsi di fronte a due tipi di volture da scegliere: quella con accollo e quella senza accollo. Ecco le principali differenze.
Voltura con accollo
Nel caso della voltura con accollo, chi entra nella nuova casa rimarrà con lo stesso fornitore della luce e del gas del precedente inquilino e sempre alle medesime condizioni economiche. Inoltre, il nuovo intestatario del contratto dovrà anche farsi carico degli eventuali debiti lasciati dal precedente intestatario del contratto. La voltura con accollo è gratuita ed una volta inviata tutta la documentazione il cambio di intestazione diventerà effettivo dopo circa una settimana. La voltura con accollo si può richiedere, però, solo in specifici casi: in caso di decesso dell’intestatario e in caso di separazione o di divorzio.
Nel caso del decesso dell’intestatario, l’erede potrà fare richieste di voltura, inviando al fornitore il certificato di morte del precedente intestatario.
In caso di separazione o divorzio, per effettuare la voltura dovrà essere presente l’autorizzazione scritta del coniuge intestatario oppure una copia della sentenza di separazione/divorzio che attribuisce al coniuge intestatario della casa i contratti di fornitura dell’energia.
Voltura senza accollo
La voltura senza accollo è, invece, un semplice cambio di nominativo in bolletta a seguito di un cambio di contratto. Il nuovo inquilino nulla dovrà al fornitore nel caso il precedente intestatario avesse lasciato dei debiti. La voltura senza accollo non è, però, gratuita. Presenta un costo fisso di 27,03 euro più i costi di gestione della pratica che possono variare tra i 20 e i 60 euro. In alcuni casi è previsto anche un deposito cauzionale. Dal momento della richiesta passa circa un mese prima che le modifiche diventino effettive.
I documenti che si devono presentare per effettuare la voltura, indipendentemente dal suo tipo, sono sempre i medesimi. Le persone dovranno fornire, innanzitutto, i dati anagrafici sia del vecchio che del nuovo intestatario. Inoltre, dovranno fornire anche l’indirizzo di fornitura, il codice POD per la luce e il codice PDR per il gas, la potenza impegna del contatore dell’energia elettrica, il tipo di utilizzo del gas (riscaldamento, acqua calda o cottura), il codice IBAN per l’eventuale domiciliazione bancaria e un’email valida per le bollette via web se previste.
Prima di decidere se effettuare una voltura è, comunque, sempre bene vagliare tutte le diverse offerte che sono presenti all’interno del mercato dell’energia. Grazie alla liberalizzazione di questo settore sono disponibili molteplici tipologie di offerte che tentano tutte di andare in contro alle diverse necessità delle persone.
Un confronto tra le offerte dei principali fornitori è quindi importante per capire se è possibile trovare una soluzione con un miglior rapporto qualità prezzo.